Legge 104/92 e comunicazione al datore di lavoro
I permessi retribuiti concessi al lavoratore ai sensi della Legge 104 del 1992, nel complesso mondo del diritto del lavoro, sollevano spesso questioni di vario genere. Un quesito abbastanza frequente è: “devo comunicare esplicitamente al datore di lavoro l’utilizzo dei permessi ex Legge 104?“. La Corte di Cassazione ha risposto a questa domanda, con l’ordinanza n. 5611/2025. La Suprema Corte ha ribadito che il licenziamento del per mancata comunicazione dei permessi legge 104/92 è illegittimo. Ciò a patto che non sia esplicitamente previsto dalla legge o dal contratto.
Ma allora, il datore di lavoro, deve autorizzare i permessi ex Legge 104? No, non devono essere autorizzati preventivamente. Infatti il datore di lavoro non ha potere discrezionale in tal senso. Ciò in forza del fatto che i permessi Legge 104 sono un diritto del lavoratore.
Il lavoratore deve comunicare al datore di lavoro la decisione di usufruire dei permessi 104. Tale comunicazione trova le sue basi nella necessità organizzativa aziendale.
Come è necessario comunicare l’utilizzo dei permessi Legge 104/92?
Per usufruire dei permessi Legge 104 è necessario seguire un iter ben preciso. E’ necessario presentare la richiesta all’Inps, una volta ottenuta l’autorizzazione, il lavoratore dovrà fornire al datore di lavoro il verbale ella Commissione Medica INPS. L’ultimo step consiste nel comunicare formalmente al datore di lavoro, ogni qual volta vi sia l’intenzione di usufruire di tali permessi. Inoltre, consultare il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) di riferimento, risulta utile in quanto potrebbe contenere disposizioni aggiuntive.
Il datore di lavoro può licenziare il dipendente per mancata comunicazione dei permessi Legge 104/92?
Il licenziamento per assenza ingiustificata è illegittimo se basato sulla mancata comunicazione dei permessi legge 104/92. In merito si è espressa la Suprema Corte con l’ordinanza 5611/2025. La Stessa sancisce che non è possibile equiparare la mancata comunicazione di utilizzo dei permessi all’assenza ingiustificata. Tale decisione nasce in forza del fatto che non è prevista dalla legge o dal contratto collettivo. In tal senso la contestazione non sussiste in quanto, il lavoratore, ha al massimo commesso una violazione del dovere di correttezza.